Proviamo ad adattare gli accenti ai suoni/ fonemi vocalici di tutte le parlate modenesi, consapevoli che i fonemi in dialetto sono più numerosi che in italiano.
In quattro lezioni, prendiamo in considerazione i suoni delle “vocali semplici” e proponiamo 4 accenti (grave, acuto, lungo, circonflesso). Vedremo in seguito i suoni ed i segni grafici corrispondenti anche alle “vocali turbate”.
3/4 ACCENTO LUNGO
Ē – Ō (lungo, pronuncia aperta e prolungata), ēlbi = albio; purtrōp = purtroppo
Lo utilizziamo soltanto sulle E e sulle O, al fine di evitare il raddoppiamento vocalico, specialmente all’interno delle parole, e per evitare confusione di suoni con l’accento grave, quest’ultimo più breve e marcato su E ed O, come già abbiamo visto:
i s-l-èin żughê a pēra o spēra, se lo sono giocato a pari o dispari;
ai ho ciapē ’na bōta, ho preso una botta;
i al ciamén a suldē, lo chiamarono a soldato;
la s-è mésa a bòver dl-ōli, si è messa a bere olio;
ê-la óna piutōst blōta?, è una piuttosto belloccia?