Caschēr a faṡôl significa “andare a genio”, “capitare/ arrivare/ esserci al momento opportuno” e simili. L’origine dell’espressione è molto incerta, pertanto sono state avanzate alcune ipotesi. Ma tra esse, forse la più attendibile, fa derivare il modo di dire dal fatto che, nell’antichità, le leguminose erano simbolo di fertilità, così anche il nome del fagiolo (sia quello conosciuto dai Romani che quello diffusosi dopo la scoperta dell’America) divenne una metafora sessuale. Pertanto la frase “La me sfaṡôla” è un eufemismo per dire “mi stimola/ mi piace. Da qui i significati meno espliciti sessualmente, riferiti anche ad accadimenti, opportunità, affari: “A-m và / A-m càsca/ A-m capita a faṡôl (= mi va / mi cade/ mi capita a fagiolo) ecc., che hanno perso sempre più il valore del doppio senso.

(Da S. Prati – G. Rinaldi, 101 Modi di sire in Emilia-Romagna. Ed. Pendragon, Bo, 2019).

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