Disegno di Giorgio Rinaldi, Orto in autunno, past. ad acquer. |
L’orto di novembre era ancora molto generoso di buoni prodotti. Si potevano raccogliere soprattutto broccoli, cavoli, verze, cardi, rape, carote, porri ecc., mentre per quanto riguarda i frutti continuava la raccolta di mele, pere, noci e nocciole. Proseguivano le concimature e la preparazione del terreno in vista delle semine dell’aglio, che sarebbe maturato in estate, e dei piselli precoci che si sarebbero potuti raccogliere già nella primavera successiva. È questo il mese in cui si lavora soprattutto di vanga e di zappa, per questo era anche definito nuvámber zapadôr, novembre zappatore.
Procedeva poi, in vista dell’inverno ormai imminente, la preparazione dei ripari per i prodotti che si sarebbero raccolti durante la stagione invernale, nonostante la presenza della neve, in molti anni particolarmente abbondante.