I santi della pioggia
In luglio, la siccità è sempre stata un grave problema, per i danni provocati alla campagna e la conseguente miseria per gli abitanti. Spesso, per ottenere la pioggia, si svolgevano funzioni religiose, giornate di preghiera e processioni, talvolta persino a piedi scalzi, per maggiore penitenza. Tuttavia, una cosa curiosa e ritenuta miracolosa avveniva quasi tutti gli anni: nei giorni di Santa Maddalena (22 luglio), San Giacomo (25 luglio) e Sant’Anna (26 luglio) la pioggia cadeva. Allora nessuno poteva trovare una spiegazione scientifica al fenomeno meteorologico, pertanto si ricorreva alle leggende della tradizione cristiana. Le gocce d’acqua che cadono per Santa Maddalena erano ritenute le lacrime della Santa che, nel pentirsi dei suoi peccati, lavò con le lacrime i piedi di Gesù (Santa Madlèina l’àcua la mèina, Santa Maddalena porta la pioggia); Per quanto riguarda l’acqua di San Giacomo, si faceva probabilmente riferimento a quella contenuta nella zucca (calabaza) o fiasca, con cui spesso l’apostolo veniva raffigurato (L’acua ed San Iàchem la fà i miràchel, la pioggia di S. Giacomo fa miracoli); infine, per quanto riguarda Sant’Anna, la pioggia, ogni anno, vuole ricordare che fu l’unica cosa portata in dote dalla santa, quando andò in sposa a San Gioacchino (S’a piôv par Sant’Àna, l’àcua l’è ’na mana, se piove per Sant’Anna l’acqua è una manna).