Rubrica: Attualità di CLAUDIA RINALDI.

I nostri antenati non conoscevano il frigorifero, elettrodomestico per noi scontato e presente quasi in tutte le case, per cui dovevano consumare i cibi in giornata o conservarli per tempi più lunghi con varie tecniche come la conservazione sotto sale, olio, aceto, l’affumicatura ecc. I gelati e le granite si preparavano con la neve a cui si aggiungevano sciroppi di frutta, saba e altri aromi naturali.

Non vi erano di certo i prodotti surgelati che invece abbondano nella nostra quotidianità e che non hanno risentito della crisi di questi ultimi anni, anzi hanno costituito il prodotto trainante nel settore dell’innovazione del prodotto. I tre prodotti surgelati che hanno avuto un trend di consumo al rialzo sono stati i vegetali preparati, i prodotti ittici panati e le pizze, complice anche la maggiore penetrazione nelle nostre abitudini alimentari del forno a microonde, indispensabile alleato per i prodotti surgelati. A tale proposito molti surgelati hanno presentato una prima novità: imballi dotati di una speciale valvola che permette di cuocere prodotti vegetali ed ittici nel forno a microonde, a vapore, ottenendo risultati di qualità organolettica e nutrizionale elevati. La seconda novità del packaging dei surgelati riguarda l’utilizzo di nuovi materiali che resistono alle alte temperature del forno tradizionale: il consumatore vi può introdurre direttamente il prodotto surgelato con il suo imballo ottenendo una cottura “al cartoccio” con una grande esaltazione aromatica. Vi è poi stata una rivoluzione per quanto riguarda l’affinamento della tecnica di surgelazione IQF (Individually Quick Frozen).

Anche per quanto riguarda il tema spreco di cibo, recenti ricerche della Sheffield Hallam University hanno evidenziato che il 42% degli sprechi si verifica a livello domestico e che il consumo domestico di prodotti surgelati può invece abbattere del 47% gli sprechi.

 

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