Rubrica: Attualità di Claudia Rinaldi.

L’inflazione alle stelle sta pesando sui risparmi delle famiglie italiane. Da Nord a Sud si registrano aumenti su tanti prodotti e ci sono città in cui i prezzi sono aumentati più che in altre. Un ultimo allarme riguarda il pane che è sempre stato considerato il cibo dei poveri, come ricordava il Verga nel romanzo “Il mastro Don Gesualdo” e ora invece possono permetterselo i benestanti. L’aumento dei prezzi non è dovuto ai fornai, come succedeva ne “I promessi sposi” dove Renzo si trovò coinvolto in un assalto ai forni in periodo di grave crisi economica. Pane e grano hanno visto un aumento di costo nell’ultimo anno di 10 volte per i rincari dell’energia e l’aumento del prezzo dei fertilizzanti e dei mangimi. I costi dell’energia, secondo dati Istat, sono aumentati rispetto all’anno scorso del 44.9% e i prodotti alimentari del 10.4%. La coldiretti ha stilato un elenco dei prodotti alimentari più rincarati: il burro con un aumento di prezzo del 34%, la carne di pollo con un +16%, la farina con un +23%, il latte con un 19%. Se volete sostituire il burro con la margarina, fate un misero affare: anche quella è cresciuta di un + 24%.

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