Disegno e testo tratti dal libro di S. Prati – G. Rinaldi, 101 Modi di dire in Emilia-Romagna, Ed. Pendragon, BO, 2019

L-ê tótt un ambaradán, è tutto un ambaradan, significa è tutto un caos, una gran confusione.  Il termine ambaradán nasce dall’unione di due parole di lingua aramaica, “Amba Aradam”, che indicano un altopiano dell’Abissinia. Qui nel 1936, durante la guerra d’Etiopia, avvenne una cruenta e caotica battaglia, tra italiani ed abissini. Gli italiani, affiancati da combattenti indigeni, videro, durante gli scontri, una parte di questi rivoltarsi loro contro e cambiare fronte, alleandosi con gli etiopi, per poi nuovamente tornare dalla parte italiana. Fu tanta la confusione che si arrivò persino al punto di non capire più da che parte stesse il nemico. I soldati italiani rimasero così impressionati da questi episodi che, tornati in patria, cominciarono a definire tutto ciò che appariva molto disordinato e confuso un ambaradán,  a ricordo di quanto avevano visto e provato.

Mó cus’ê-l tótt cl-ambaradán ch’et gh-ē lè in zéma?, ma cos’è tutto quel caos che hai lì sopra?

 

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