Durante il mese di maggio, dall’avvento del cristianesimo, abbiamo ancor oggi importanti cerimonie che si svolgono a contatto con la natura, fra cui le Rogazioni.

Il culto è molto antico e risale addirittura al V secolo come atto propiziatorio per la buona riuscita delle semine e la fruttificazione di tutti i prodotti della terra.

Ai nostri giorni sta andando in disuso ma nei paesi dove ancora si svolge, viene effettuata la mattina del 25 Aprile (Rogazione maggiore) e le tre mattine dei tre giorni che anticipano l’Ascensione (Rogazioni minori). L’Ascensione è l’ascesa al cielo di Gesù, 40 giorni dopo la Pasqua. Si tratta di processioni propiziatorie con a capo il sacerdote con paramenti viola che, dopo la messa del mattino, parte dalla Chiesa seguito dai fedeli che recitano preghiere di gruppo. Durante il cammino si effettuano soste presso le diverse croci presenti nella campagna circostante, abbellite di fiori, e il chierico rivolgendosi ai punti cardinali e alzando la croce recita le invocazioni delle litanie chiedendo l’aiuto del Signore contro fulmini, tempeste, terremoti, fame, guerra ecc., mediante preghiere ed invocazioni di origine antichissima, a cui la popolazione risponde così: “Libera nos Domine”. Il termine stesso “Rogazioni” deriva dal verbo latino rogare (= pregare), per chiedere aiuto contro le opere del demonio e per ottenere la benedizione del Signore.

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