(liquore di noci acerbe. Grado alcolico: 50 circa)

Ingredienti

  • 21 noci, ancora acerbe
  • 15 chiodi di garofano
  • un pezzetto di corteccia di cannella, di circa 2/3 cm
  • parte gialla della buccia di un limone piccolo
  • 300 gr di zucchero
  • 1 litro di alcool da liquore a 95°

Tagliare 10 noci a metà e le rimanenti in 4 pezzi e metterle in un vaso di vetro a chiusura ermetica, con l’alcool, i chiodi di garofano, la cannella e la buccia di limone a pezzetti.
Far macerare per circa 40 giorni agitando ogni tanto il vaso.
Trascorso questo periodo, colare il contenuto del vaso in un altro di vetro, sempre a chiusura ermetica, unendovi poi uno sciroppo, ottenuto facendo sciogliere, non scaldando sul fuoco, ma agitando e sbattendo, i 300 gr di zucchero nel vino.
Chiudere il vaso e lasciare in fusione almeno sei mesi.
Filtrare con carta da filtro e imbottigliare in bottiglie che dovranno essere accuratamente chiuse. Dopo circa trenta giorni si può cominciare a bere.
Questo liquore è tipico della tradizione modenese; risulta molto digestivo e quindi viene usato a fine pasto.

Una volta, questo liquore era considerato magico, perché fatto coi frutti del noce, pianta legata ai riti delle streghe che si riunivano sotto i suoi rami per i loro demoniaci sabba.
La preparazione avveniva fra la celebrazione di San Giovanni Battista (24 giugno) e San Giovanni Evangelista (27 dicembre). Iniziava con la raccolta delle noci ancora verdi, che avveniva per tradizione il giorno di San Giovanni Battista, detto il Natale dell’estate, e terminava verso Natale, dopo 6 mesi. A Natale si effettuava l’assaggio e si cominciava a bere il liquore dalla fine di gennaio.

 

 

 

Da Sara Prati – Giorgio Rinaldi, Le stagioni della Rezdôra – Ricette a Km zero, CDL, 2014

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