Maggio è il mese più bello della primavera e la natura è uno splendore: prati verdissimi pieni di fiori profumati, come i giardini e le siepi.
I contadini erano molto impegnati con la raccolta dell’erba, che veniva lasciata ad asciugare sul terreno e poi portata al coperto sui carri trainati dai buoi. Col fieno si nutrivano gli animali della stalla, quindi da un buon raccolto dipendeva la loro salute e il benessere dell’intera famiglia, poiché solo con l’aiuto degli animali era possibile lavorare e far produrre la terra.
Questo mese era dedicato alla Madonna alla quale si rivolgevano preghiere durante i rosari recitati in gruppo di fronte agli oratori o ai tanti pilastrini votivi sparsi nei borghi e nei campi. Chi poteva si recava a visitare i santuari mariani più vicini per lo più in bicicletta portandosi dietro qualcosa da mangiare all’aperto, dopo la visita. Si vedevano così alla domenica gruppi di giovani e ragazze in bicicletta che si recavano a Bologna al santuario della Madonna di San Luca, per chiedere grazie ma anche per trascorrere una bella giornata in compagnia.