In questo mese inizia l’estate, la stagione con le giornate più calde dell’anno e col maggior numero di ore di luce, infatti il 21 giugno abbiamo il solstizio d’estate. Ormai i contadini non temevano più il freddo ed erano contenti dell’arrivo dell’estate, secondo loro la màma di puvrátt la mamma dei poveri, che avrebbe anche portato il lavoro a molti braccianti e cameranti. In giugno, infatti, si svolgeva la mietitura che richiedeva tanta manodopera, per cui la famiglia contadina da sola, non sempre, sarebbe stata in grado di concludere il lavoro senza aiuti esterni.

La ricorrenza più importante del mese era quella di San Giovanni Battista (24 giugno), giorno in cui tutte le piante e le erbe assumevano speciali poteri taumaturgici. Quella notte la rugiada (la guàza ed San Żvan) era considerata magica e curativa, pertanto veniva raccolta per essere usata tutto l’anno. Nel Modenese, sempre in quella data, si raccoglievano le noci acerbe, per fare il nocino, ancora oggi un liquore tipico della zona, preparato secondo antichissime usanze.  

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