La zappatura si effettua per lavorare il terreno, in vista della semina, per sarchiare, rincalzare, ricoprire, drenare e rendere più soffice e permeabile il terreno, anche per questo si diceva “In du’ a-n gh-è àcua agh vôl la zapa, dove non c’è acqua occorre la zappa”. La zappa era utile per quasi tutto l’arco dell’anno, escluso il periodo, in cui per la siccità, il terreno era durissimo, infatti per ricordare quando non si doveva zappare esistevano anche i due seguenti proverbi: Par al Pardòun métt la zapa ind un cantòun, per il Perdono (2 agosto) riponi la zappa in un angolo, cioè non usarla in questo periodo; Chi pôda ed maż e zapa d-agást a-n gói né pan né mást,  chi pota in maggio e zappa in agosto non raccoglie né pane né mosto: lavora inutilmente.

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