Col mese di ottobre si è ormai entrati nell’autunno vero e proprio, tuttavia anche se parecchi alberi cominciano a perdere le foglie, molti nelle belle giornate, nei campi e nei boschi presentano colori magnifici. Ottobre si presenta con una grande instabilità climatica, come afferma questo proverbio: In utôber al sôl dal giuvidè al fà piôvr in dmánga, in ottobre il sole del giovedì fa piovere in domenica.

In questo mese si cominciano a preparare negli orti le protezioni per il freddo ormai vicino e si raccolgono gli ultimi frutti, come mele, pere, nespole e noci. In montagna avviene la raccolta delle castagne, trasformate in gran parte in farina. La castagna è un frutto ricco di zuccheri, amidi e sali minerali, e la farina che se ne ricava, essendo anche molto versatile, può dare origine a polenta, pane, minestra, castagnacci, torte di castagne e via dicendo. Questo prodotto, in passato, sostituendo il pane di grano, ha permesso di combattere la fame a intere generazioni. La farina di castagne, per tutti questi motivi, era considerata dai montanari addirittura preziosa, basti pensare che veniva conservata in un cassone chiamato scrégn da farina, cioè scrigno, come fosse un contenitore di tesori.

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