Rubrica: Attualità di Claudia Rinaldi
Dal 19 Dicembre 2018 sono entrate in vigore le nuove norme in etichetta per distinguere il pane fresco da quello conservato con specifiche prescrizioni in merito alla denominazione e alla modalità di esposizione in vendita. Il pane confezionato che ha subito un processo di congelamento o surgelazione o contiene additivi e conservanti non potrà essere venduto come fresco e in etichetta dovrà essere riportata l’indicazione “Conservato” oppure “A durabilità prolungata”.
Il “pane fresco” è solo quello preparato secondo un “processo di preparazione continuo”, vale a dire che dall’inizio della lavorazione alla messa in vendita al consumatore, non debbono trascorrere più di 72 ore e deve essere privo di additivi o trattamenti conservanti. Di questa nuova normativa, tra le città emiliane, gioisce Ferrara, dove il pane fresco è un’autentica arte ed eccellenza enogastronomia, patria della famosa Ciupeta ferrarese (coppia), che ha ottenuto l’IGP dal 2004, frutto di una ricetta secolare e nota in tutto il mondo per la sua bontà unica.