Il 21 del mese, le ore di buio e quelle di luce si equivalgono, per la presenza dell’equinozio primaverile. In quei giorni i rospi escono dal letargo e cantano, infatti un detto contadino faceva sapere che “cuànd a canta al bōt al dè l-ê lóngh damànt la nōt”, quando canta il rospo, il dì è lungo come la notte.