L’inverno, in questo periodo, è di solito al culmine del freddo. Tuttavia, verso la fine del mese appaiono già le prime avvisaglie dell’arrivo della stagione primaverile, per questo i nostri nonni avvertivano che Par Sant’Agnêṡa la luṡêrtla par la sêva, per Sant’Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe: cominciano ad apparire i primi animali, come la lucertola, che sono stati in letargo nel periodo invernale.
La brutta stagione, che tanto spaventava in passato, non è certo finita, ma almeno le ore di luce stanno aumentando e cominciano ad apparire timidamente le prime avvisaglie della prossima stagione.
La morale di questo proverbio consiste, perciò, nell’incoraggiare e offrire la speranza di una primavera che, come ogni anno, verrà sicuramente a porre fine alle sofferenze che un tempo, durante l’inverno, affliggevano i contadini e soprattutto i poveri.