Quando arriva settembre le calde giornate estive sono ormai terminate e verso la fine del mese inizia l’autunno. Tanti erano ancora i lavori da portare a termine in campagna prima dell’inizio della stagione fredda e, quello più importante, era la vendemmia dell’uva, uno dei prodotti principali del podere. A settembre i contadini osservavano con grande attenzione l’andamento del tempo, infatti le piogge e soprattutto i temporali avrebbero potuto rovinare l’uva ormai matura e pronta per essere raccolta. Si diceva infatti: se in setámber et sèint trunēr, batt e tinàz và a parparēr, cioè se a settembre senti tuonare, botti e tini va’ a preparare. Si sceglieva il giorno più adatto e si preparavano panieri, forbici e scale, visto che l’uva una volta veniva coltivata alta, sostenuta dai rami degli alberi, per lo più olmi. L’intera famiglia contadina, spesso aiutata dai vicini di casa, prendeva parte alla vendemmia e si lavorava tutti insieme, scambiandosi battute scherzose e, talvolta, cantando in coro.

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