Rubrica: Attualità a cura di CLAUDIA RINALDI.
Oggi la maggior parte delle giovani vorrebbe sposarsi a Maggio, il mese della Madonna e delle rose e in effetti molti matrimoni avvengono proprio in questo mese. Tuttavia non da tutti è considerato un mese opportuno per sposarsi e nulla ha a che vedere con le restrizioni per il Coronavirus-19.
Nel passato non era considerato il mese felice per i matrimoni e ancora oggi alcuni dicono che sia il mese dei matrimoni sfortunati. In realtà non si tratta di superstizione, ma di un’antichissima tradizione romana, recepita poi dalla nostra civiltà contadina.
Presso gli antichi Romani, il 3 Maggio terminavano le feste dedicate a Flora, dea della fioritura e della Primavera, e seguivano per 3 giorni le celebrazioni dei Lemures, cioè dei morti precocemente senza essere prima riusciti a crearsi una famiglia. Per rispetto dei defunti, durante questo periodo era addirittura proibito sposarsi. Se proprio non si potevano rinviare le nozze, si accendevano cinque torce di biancospino fiorito, chiedendo il perdono alla Dea Maia, dea della terra e del risveglio primaverile.
Anche nella cultura contadina, fino ai tempi più recenti, era inopportuno sposarsi a Maggio, sia per riflesso della tradizione romana, ma probabilmente perché è uno dei mesi in cui si lavorava molto in campagna, senza avere tempo libero per altro.
Un proverbio diceva infatti: A spusērs in Maż as dvèinta mat, (a sposarsi in maggio si impazzisce).