In dialetto la parola (a)cat viene usata soltanto in questa espressione, mentre in italiano “in accatto”

(raro), significa “in prestito” e vivere di accatto, “vivere di elemosina”. Il dialetto Tgnîr da cat è un’espressione antica emiliana, già documentata, a Modena, nel Cinquecento.

 Acàt deriva dal latino volgare “acaptare”, conservare con gran cura la roba d’altri.

Modena: Tén bèin da cat la tô spôśa, veh, fin t-agh l’ē, tieni con rispetto e amore la tua sposa, veh, fin che l’hai.

Parma: Ténn da cat i tò vestî, fin che ‘l néspol n-è fiorî, conserva i tuoi vestiti, finché il nespolo non è fiorito: potrebbe venire ancora il freddo intenso, infatti i fiori compaiono generalmente in maggio.

(Rid. da S. Prati- G. Rinaldi, 101 Modi di dire in Emilia-Romagna, Ed. Pendragon, Bologna 2019)

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