Un ēter pēr ed màndghi/- màndegh, un altro paio di maniche (= è tutta un’altra cosa).

L’espressione deriva dall’usanza dell’abbigliamento medievale e rinascimentale, soprattutto femminile, che prevedeva maniche intercambiabili. Allora si dava così tanta importanza alle maniche che le dame, durante i tornei, ne regalavano una del proprio vestito ai loro cavalieri del cuore, come segno d’amore e augurio per la vittoria. Il cavaliere se la legava alla spalla e la manica svolazzava al vento, come una bandiera. Durante il Rinascimento era usanza abbastanza comune, tra i nobili, offrire le maniche come un prezioso dono del fidanzato alla futura sposa.

Al s-è arvuiê só al màndegh, si è rimboccato le maniche (per lavorare o per menare).

L’ê ’na màndga ed mat, è un gruppo di matti.

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