Rubrica: Attualità di CLAUDIA RINALDI.

Una “piccola Provenza sull’Appennino” a cavallo tra Modena e Bologna sembra forse un’idea ambiziosa, ma puntare sulla coltivazione, sulla lavorazione, sulla trasformazione e sulla commercializzazione della lavanda può essere una vera occasione per un territorio in cerca di nuove vocazioni e per fare sistema. È con questa filosofia che la sede di Montombraro dell’Istituto d’Istruzione Superiore per le Tecnologie Agrarie e Servizi “Lazzaro Spallanzani” (che ha la sede principale a Castelfranco Emilia) ha acquistato un nuovo impianto di distillazione per la trasformazione di piante officinali (in particolare lavanda) che è stato inaugurato nel Luglio del 2014. Curiosità: Nella Chiesa parrocchiale del bel borgo storico si trova un pregiatissimo organo Traeri del XVII secolo che contiene il registro dei flauti forse più antico d’Italia, e un po’ fuori dalla frazione si erge un famoso castagno secolare, che si racconta fosse l’albero sotto il quale Matilde di Canossa amava riposare.

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