Rubrica: Attualità di CLAUDIA RINALDI.
In un anno viene consumato molto più di quanto la terra sia in grado di rigenerare.
Secondo il Living Planet Report 2018 del WWF “la natura e la biodiversità stanno progressivamente scomparendo ad una velocità allarmante”, ma ancora peggio “stiamo fallendo nell’invertire la tendenza di questo trend”. Ogni anno viene fissata una data condivisa a livello mondiale, dopo la quale il pianeta entra “in riserva”. Si chiama Earth Overshoot Day. Pensate che quest’anno l’abbiamo appena trascorsa: 29 Luglio. Nel 2018 è stata il 1 Agosto. Il sovra-sfruttamento nel 2019 è avvenuto 3 giorni prima rispetto al 2018, giungendo 5 mesi prima della fine dell’anno. Trenta anni fa accadeva in Ottobre. Questo significa che dal 29 Luglio al 31 Dicembre di quest’anno la Terra non riesce a mantenere il passo dei consumi dell’Uomo, si utilizzano le “riserve” del Pianeta, compromettendone la sua capacità di rigenerazione delle risorse. Siamo vittime di un vortice vizioso che ci sta portando a consumare più di quanto la Terra sia in grado di generare. Se si prosegue di questo passo, secondo il Global Footprint Network, avremo bisogno di 1,75 pianeti Terra per essere in pari con le risorse e poi sempre di più fino ad esaurire tutto in nemmeno 50 anni. Occorre uno stile di vita sostenibile, recuperando, riciclando, riducendo il più possibile gli sprechi, senza opporsi al progresso per un nostalgico e ipocrita ritorno assoluto al passato, ma opponendosi al progresso cieco e ad un ritorno ad alcuni valori di un passato sano, con una decrescita serena. Una crescita infinita in un pianeta finito non è fattibile.