Rubrica: Attualità di CLAUDIA RINALDI. Chi non mangia in estate il classico piatto unico prosciutto e melone? Chi non si rinfresca con una bella insalata caprese fatta con mozzarella e pomodoro fresco? E un tiepido spezzatino con succulenti pisellini? E come non iniziare la giornata, nonostante le temperature, con un caldo cappuccio?

Ebbene, nonostante il palato apprezzi tutti questi abbinamenti, non si può dire altrettanto del nostro fisico.

Il prosciutto crudo andrebbe mangiato raramente con il melone, non per motivi di apporto calorico ma per i nutrienti in essi contenuti: sodio e potassio. Il potassio del melone, tanto utile in estate poiché si perde con la sudorazione, viene annullato dal sodio che abbonda nel prosciutto crudo. In alternativa potreste provare a sostituire il prosciutto crudo con fettine di manzo, decisamente meno salato.

La caprese poi è un piatto difficile da digerire perché è a base di pomodori che sono un cibo acido e di mozzarella che è invece un alimento basico. Abbinati tra di loro, questi due alimenti rendono più difficoltosa l’attivazione dei succhi gastrici e rallentano la digestione. La caprese è una falsa alleata della linea. Questo piatto rischia di fornire elevate quantità di sodio, che favorisce la ritenzione idrica. Meglio mangiare il pomodoro assieme al pesce, ricco di grassi salutari e di proteine che danno sazietà oppure consumare la mozzarella con verdure e degli ortaggi drenanti come il finocchio, il sedano o il cetriolo.

Lo spezzatino con i piselli, così come la carne con i fagioli, non andrebbero mai accostati in un solo pasto. Pur essendo di diversa origine, sono entrambi sono proteine. Quindi, se si sceglie di consumare un piatto di legumi, si opta per un menu senza dubbio salutare e che raggiunge il massimo picco benefico in abbinamento ai cereali (meglio ancora se integri). Se invece non si vuol rinunciare alla carne, è opportuno consumarla insieme a grandi quantitativi di verdura fresca e cotta: insalate, pomodori, spinaci e broccoli sono le scelte migliori. I vegetali, infatti, contengono antiossidanti che contrastano (un minimo) l’effetto ossidante delle proteine animali.

Infine il mix latte e caffè non è invece gradito al nostro stomaco né lo è al nostro intestino.

I tannini presenti nel caffè si legano all’albumina del latte formando il tannato di albumina, un composto di difficile digestione.

Dunque, sì al cappuccino una tantum, come coccola, ma non tutti i giorni. Quotidianamente è consigliabile consumare il caffè da solo e il latte lontano dalla caffeina. Ancor meglio, si può optare per il connubio espresso e latte vegetale: digeribile e (quasi) altrettanto gustoso.

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