Rubrica: Attualità di Claudia Rinaldi. Corsa alle zucche da mangiare e da intagliare in concomitanza con Halloween, una festa di importazione che sta sempre più spopolando anche da noi. Tuttavia, l’imprevedibile situazione climatica soprattutto al Nord con eventi estremi altalenanti tra siccità e bombe d’acqua ha portato nel 2022 ad una diminuzione del 15% delle zucche Made in Italy, da una stima effettuata dalla Coldiretti. La qualità delle zucche italiane è comunque rimasta intatta e addirittura per varietà, qualità e versatilità le nostre zucche sono considerate tra le migliori al mondo. Tra le varietà più importanti abbiamo la zucca Cappello del prete, la berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, oltre alla polpa, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi. La legge italiana impone ai commercianti di indicare l’origine di provenienza sulle zucche intere fresche, ma attenzione perché non viene imposto per le zucche intagliate, trasformate e nemmeno sui semi di zucca, rischiando di trovarci sulle tavole zucche di paesi che non hanno le nostre regole relativamente agli antiparassitari. Rischio sempre più alto visto che causa il nostro calo di produzione, l’importazione di zucche è aumentata del 44%. Le sagre e le fiere legate alla zucca sono ancora uno dei migliori metodi per comprare zucche commestibili e ornamentali italiane.

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