T-ê furb damànt un sdàz, sei furbo come un setaccio: ossia sei uno sciocco, perché il setaccio lascia passare il buono (la farina) e trattiene lo scarto; si tratta infatti di una colorita antìfrasi, ossia una frase il cui senso è l’opposto di ciò che significano le parole, quindi deve essere intesa in modo ironico, come una bonaria presa in giro.