Andēr a vagg, andare a veglia: trascorrere le sere d’inverno, in compagnia, nelle stalle. Le serate a veglia iniziavano in genere il primo novembre, giorno di Ognissanti e terminavano il 19 marzo, giorno di San Giuseppe.

Un tempo c’era l’usanza di ritrovarsi a sera, durante la stagione fredda, in compagnia di amici e vicini, nelle stalle riscaldate dalla presenza dei bovini.

Durante quelle serate, gli uomini facevano piccoli lavoretti, come intagliare il legno o aggiustare attrezzi. Le donne filavano e le ragazze intrattenevano i giovanotti che venivano nelle stalle proprio per incontrarle e parlare con loro.

Spesso veniva invitato un contastorie (favulài, favolaio), un uomo per lo più anziano, che sapeva raccontare, con grande abilità, storie avvincenti per grandi e piccini.

(Riduzione da S. Prati – G. Rinaldi, 101 Modi di dire in Emilia-Romagna, BO, Pendragon, 2019).

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