Rubrica: La ricetta contadina del mese a cura di SARA PRATI.

Il baccalà non è altro che merluzzo nordico salato e stagionato, molto utilizzato nel mondo contadino di un tempo.

Una volta erano le osterie di paese che servivano queste frittelle, accompagnandole con parecchi bicchieri di vino. Gli avventori erano soprattutto barrocciai, facchini, venditori ambulanti ecc.

Per fare queste frittelle bisogna mettere il baccalà conservato sotto sale, a bagno, un intero giorno, in acqua, da cambiare più volte, per togliere l’eccesso di sale. Poi, il baccalà dissalato si taglia a pezzetti non troppo grossi, che devono essere ben asciugati. Intanto si prepara con farina, acqua e poco sale una pastella piuttosto densa che le rezdore, una volta chiamavano “colla”. Si tuffano nella colla i pezzi di baccalà e poi si friggono nello strutto bollente. Volendo si può sostituire lo strutto con olio d’oliva. Le frittelle di baccalà ben fatte devono restare sempre croccanti, così risultano molto appetitose.

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