In montagna, nei curatissimi castagneti, già dipinti dai caldi colori dell’autunno, si cominciavano a raccogliere le castagne, direttamente a mano quelle già cadute a terra (crüdēde), mentre quelle rimaste sull’albero venivano batacchiate con un bastone per farle cadere. Un proverbio invitava a compiere queste operazioni, consigliando anche il giorno più adatto: Par San Simòun perdga e bastòun, per San Simone (28 ottobre) pertica e bastone; era infatti necessario percuotere i rami (sbruchèe), perché il sopraggiungere delle nebbie novembrine avrebbe reso difficoltosa la raccolta e fatto marcire i frutti. Poi le castagne venivano dericciate e la maggior parte di esse si portava a far essiccare nei metati (mtèt/ gradézz).