ECCO LA PRIMA PRESENTAZIONE DELL’ANNO DEL LIBRO MODENESE PIU’ ORIGINALE DEL MOMENTO PER ADULTI E RAGAZZI, per LETTORI E TURSITI ALLA RICERCA DELLE SCULTURE DI FEDRO SUL DUOMO.
Location: SPILAMBERTO (MO), PRESSO LA SUGGESTIVA SALA DELLA EX CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI
SABATO 3 FEBBRAIO 2024 ORE 18
Giorgio Rinaldi e Sara Prati , coniugi, insegnanti di lettere da oltre 40 anni si occupano di FOLKLORE, CUCINA TRADIZIONALE E STORIA DELLA NOSTRA REGIONE. Hanno pubblicato oltre venti testi e un mensile on line (www.folclorecontadino.it), dal 2007 sono i volti noti di MO PENSA TE, seguitissima trasmissione di TRC, nel ruolo di esperti di etimologia dialettale e modi di dire.
Potrebbe sembrare strano tradurre le favole di Fedro in dialetto modenese. Sicuramente si tratta di un’opera ardita e originale. Questi brevissimi racconti dalla morale spicciola sono attuali anche ai giorni nostri e gli animali protagonisti riproducono gli atteggiamenti umani che non cambiano attraverso i secoli. Diventerà allora facile capire perché il dialetto possa essere la migliore lingua per rappresentare la saggezza popolare, così come la favola, con la sua immediatezza, è il genere che meglio riesce a rappresentare la spontanea vitalità di ogni popolo. Infine, il legame tra Modena e le favole di Fedro è antico di secoli, basti pensare che alcune sue favole sono scolpite proprio sul Duomo di Modena, sito culturale dal 1997 del Patrimonio Unesco. Unica nel suo genere è la ricerca degli autori sui proverbi e modi di dire in italiano e dialetto modenese, ancora oggi di uso comune, collegati a molte favole. Sono quindi tre i filoni conduttori che hanno originato e si intrecciano continuamente in questa opera singolare: attualità, modenesità e ricerca linguistica dialettale.

#FAVOLEDIFEDROINDIALETTOMODENESE

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