Col mese di Novembre siamo arrivati nel cuore dell’autunno: gli alberi sono senza foglie, i campi appaiono spogli e la natura si prepara al riposo invernale. Nella prima parte del mese, i contadini si preparavano all’assaggio del vino nuovo e tutti vi prendevano parte: adulti, ragazzi e anche bambini. Si trattava di un momento di festa che concludeva un anno di lavoro continuo attorno alla vite che di solito avveniva per San Martino (11 novembre). Questo avvenimento inaugurava tutta una serie di operazioni legate al vino e alla cantina, per questo il mese era chiamato novembre vinaio. “Par San Martèin castàgn e vèin”, per S. Martino castagne e vino. La tradizione riteneva lecito ubriacarsi in quel giorno, si diceva infatti: “Chi-n s-imbariêga par San Martèin al srà sèimper un pelegrèin”, chi non si ubriaca per S. Martino, sarà sempre un uomo da poco. Anche i bambini prendevano parte alle bevute, in quanto il vino nuovo era ancora dolce e poco più che mosto.

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